Oppressione e discriminazione nelle organizzazioni dei servizi sociali. Una ricerca italiana. Invito alla compilazione

Il questionario si inserisce all’interno di una ricerca quali/quantitativa sull’oppressione e la discriminazione nelle organizzazioni dei servizi sociali condotta dal Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali, dell’ Università degli Studi del Piemonte Orientale e dall’Ordine degli assistenti sociali del Piemonte.

La prima fase della ricerca, condotta all’inizio del 2020, ha evidenziato differenze nelle organizzazioni dei servizi sociali rispetto ai modi di dare significato e tradurre in pratica il mandato degli/delle assistenti sociali, con conseguenze sul tipo e la qualità del servizio offerto.
Il questionario è stato costruito in relazione ai temi emersi dall’esperienza degli/delle 80 assistenti sociali che hanno partecipato ai sei focus group organizzati.

Le domande del questionario esplorano tre aree:
1) le caratteristiche delle organizzazioni dei servizi (il tipo di settore, il carico di lavoro) che facilitano o ostacolano il lavoro degli/delle assistenti sociali;
2) le attività che gli/le assistenti sociali di fatto svolgono nei servizi in cui lavorano (lavoro con le persone, servizio sociale di comunità);
3) alcune condizioni delle organizzazioni e della pratica degli/delle assistenti sociali a cui potrebbero conseguire forme di discriminazione e/o oppressione verso le persone-utenti.

La discriminazione consiste nel trattamento non paritario attuato nei confronti di persone, sulla base del fatto che sono percepite come appartenenti a un particolare gruppo sociale o categoria (diversa appartenenza religiosa, diversa abilità fisica, diverso orientamento sessuale), anziché considerare le loro caratteristiche soggettive.
La discriminazione può evolvere in oppressione, quando si riconosce qualcuno come radicalmente “diverso” e questo viene usato per escludere e per opprimere (es: razzismo, sessismo, omofobia).
L’oppressione si verifica quando una persona agisce contro un’altra, oppure quando un’azione/pratica (anche inconsapevolmente) produce l’effetto di precludere a una o più persone l’accesso agli stessi riconoscimenti e risorse.
Anche le politiche sociali possono produrre l’effetto di discriminare o escludere alcune categorie sociali o essere indirizzate ingiustamente contro alcune persone a causa della loro affiliazione a un gruppo specifico.

Il questionario potrà essere compilato dal 10 agosto al 30 settembre 2020,

link al questionario

Per ottenere i crediti formativi, uno ordinario ed uno in materia deontologica, dovrai accedere alla piattaforma nazionale per la formazione continua, inserire l’ID39134 e la data di compilazione del questionario.

Coordinatrice della ricerca è la professoressa Elena Allegri, Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale, Alessandria.
Il gruppo di ricerca è composto da:
Barbara Rosina, Presidente Ordine degli assistenti sociali del Piemonte
Mara Sanfelici, Università di Trieste
Luana Boaglio, Consigliere Ordine degli assistenti sociali del Piemonte
Alberto De Michelis, Consigliere Ordine degli assistenti sociali del Piemonte