CNOAS – Comunicato stampa del 04 luglio 2014 – Un’occasione per rilanciare e concretizzare la centralità dei diritti Le linee guida del ministro Orlando per riformare la giustizia

Comunicato stampa del 04 luglio 2014
Un’occasione per rilanciare e concretizzare la centralità dei diritti

Le linee guida del ministro Orlando per riformare la giustizia

“Siamo certi che il lavoro che si prospetta sia un’occasione storica da cogliere a tutela dei diritti individuali e delle famiglie – dichiara Silvana Mordeglia, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti sociali – Affrontare il tema della riforma della Giustizia nel nostro Paese non è stato mai facile, ma siamo convinti che la strada intrapresa dal Ministro rappresenti un percorso virtuoso perché, dal confronto e da una dialettica costruttiva, si possa finalmente dopo decenni di buoni propositi ed annunci, arrivare ad una riforma sostanziale del sistema.”
“Le prospettive illustrate dal Ministro Orlando di intervenire, tra l’altro, sulla Giustizia Civile riducendo i tempi e soprattutto individuando un Tribunale specifico che si occupi della tutela degli individui e delle famiglie, sposate e non, potrà rendere equo il trattamento delle diverse situazioni e quindi rimettere al centro le persone ed i loro diritti”.
La valutazione positiva del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali dei punti inseriti nel documento di proposta del Ministro di Giustizia è legata alla volontà espressa di intervenire sul sistema rendendolo più efficace, ma soprattutto più attento ai soggetti stessi dei diritti.

Molti i punti importanti contenuti nelle Linee Guida, i tempi della giustizia civile, la tutela della privacy coniugata con il diritto di indagine, uguale trattamento tra le famiglie e le coppie di fatto, l’unificazione di competenze tra Tribunale per i Minorenni, Tribunale Civile e Sezioni “Tutelari”.
“Si pensi solo a quanto si è letto sui giornali rispetto alle minori coinvolte in situazioni di prostituzione – continua Mordeglia – Se non ci fossero state le intercettazioni sicuramente non sarebbe stato possibile intervenire per aiutarle, ma certo occorre una forte azione di controllo e di tutela sulla pubblicità che di fatto coinvolge e segna  certi passaggi delicati della vita di ragazzine poco più che bambine”.
“E’ importante che non ci siano più frammentazioni nell’intervento giudiziario in situazioni familiari o che coinvolgono minorenni. Tutto quanto possa far sentire la Giustizia una risorsa e non un peso farraginoso per i cittadini, ha il nostro sostegno convinto, oltre al contributo fattivo, del Consiglio Nazionale e di tutta la professione”.

Gli assistenti sociali, per voce della Presidente Mordeglia, vogliono dichiarare la loro volontà a partecipare alla raccolta di suggerimenti e proposte lanciata all’indirizzo rivoluzione@governo.it e nei prossimi giorni pubblicheranno un proprio documento dettagliato.

“Ogni iniziativa che possa garantire i diritti fondamentali delle persone – conclude Mordeglia – siano esse disabili o abili, italiane o straniere, omosessuali o eterosessuali, uomini o donne, minori o adulti, troverà il pieno supporto della professione. I diritti ed i doveri viaggiano appaiati e se c’è una buona Giustizia non ci può essere altro che una buona vita per le persone.”