Comunicato stampa del 30 dicembre 2017 – Vicenda ex Asl Torino 1, Rosina: “Si attiverà il Consiglio regionale di disciplina per caso specifico, va respinta ogni generalizzazione su scorrettezza nostra comunità professionale”

Considerando la rilevanza dell’accadimento e la generalizzazione alla comunità professionale tutta, il comunicato stampa è stato oggi inviato a molti giornali cartacei ed online del territorio piemontese. Le eventuali pubblicazioni saranno riportate in calce al presente post.

Torino, 30 dicembre 2017. “In considerazione del possibile rilievo disciplinare dei fatti attribuiti ad una iscritta all’albo degli assistenti sociali del Piemonte, gli elementi in possesso del Consiglio regionale dell’Ordine saranno trasmessi al Consiglio regionale di disciplina per le opportune valutazioni e decisioni di competenza che saranno assunte, in ogni caso, nel rispetto dei compiti in capo all’Autorità giudiziaria competente”.

Va respinta con fermezza, nel contempo, ogni strumentale generalizzazione volta ad addebitare all’intera comunità professionale degli assistenti sociali, e nello specifico ai molti colleghi impegnati negli uffici tutele, comportamenti professionalmente scorretti nei confronti di cittadini fragili e vulnerabili o di interessi personali o istituzionali nella gestione delle misure di protezione che, al contrario, si caratterizzano per la tutela dei diritti di tali soggetti”.

Così Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte) prende posizione in merito alla vicenda sulla gestione del Servizio Tutele dell’ex Asl Torino 1.

Relativamente alla gestione di provvedimenti di limitazione della capacità giuridica da parte di un Ente pubblico e del possibile coinvolgimento di una assistente sociale, l’Ordine piemontese – dice ancora Rosina – sollecita gli inquirenti e la Magistratura ad una rapida ed approfondita indagine sulla vicenda. Le generalizzazioni mediatiche generate da queste vicende comportano il rischio di minare la fiducia nelle prestazioni rese dagli assistenti sociali con il gravissimo e concreto conseguente rischio di allontanare dal supporto dei servizi sociali, e degli assistenti sociali nello specifico, chi invece ne ha assoluto bisogno, con il conseguente ulteriore abbassamento del livello di protezione dei diritti delle fasce di popolazione più deboli e vulnerabili”.

Testo diffuso da Carmela, Francesca Longobardi – Consigliere CROAS Piemonte / addetto stampa Torino

Immagine in evidenza reperita tra quelle in repertorio nel sito http://www.asl102.to.it/

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