il gruppo territoriale di Torino, i referenti del CROAS Piemonte ed Elena Allegri

comunicato stampa del 14 novembre 2017 – Vercelli, convegno sul lavoro di comunità – Barbara Rosina: “Necessario dialogo con la politica per superare la logica riparativa, paternalistica e prettamente assistenzialista”

14 novembre, Torino. A Vercelli, pochi giorni fa, si è tenuto il convegno dal titolo “Non hai idea di che confusione faccia giocare con le cose vive. Il servizio sociale di comunità”, promosso dall’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte.

La sala gremita di più di 150 professionisti, nonostante lo sciopero dei mezzi pubblici ed i conseguenti disagi della viabilità, ha confermato le attese degli organizzatori.

Gli interventi si sono susseguiti in rapida successione riempiendo una mattinata che si è protratta fino alle 14. A prendere per prima la parola è Elena Allegri, docente presso l’Università del Piemonte Orientale, la quale ha proposto una relazione suggestiva ed a tratti poetica che ha permesso a tutti i presenti di immaginarsi a “giocare a croquet con fenicotteri e ricci”. È stata, infatti, resa evidente l’analogia tra l’assistente sociale ed Alice nel paese delle meraviglie, entrambe chiamate a confrontarsi con il tempo, le resistenze, i cambiamenti.

A seguire Andrea Bilotti (Università di Siena) e Gina Simoni (assistente sociale del Comune di Bologna), i quali hanno tratteggiato i punti salienti di due sperimentazioni del centro Italia. E poi il punto di vista di Paola Vaio (in qualità di referente dei gruppi del CROAS Piemonte) e Chiara Miniotti e Cristina Mantelli, come portavoce del gruppo di studio sul tema composto – oltre che dalle relatrici – anche da Giulia Albano, Mariaenza Allegra, Lucia Avidano, Silvia Guzzon, Antonietta Mallozzi.

Infine, Patrizia Giraudo (assistente sociale del CISA 12 di Nichelino) e Marina Fasciolo (assistente sociale del CISSACA di Alessandra) hanno illustrato due progetti di lavoro di comunità: “progetto Quartiere Castello” e “Mio fratello maggiore”.

«Il momento formativo è stato – sottolinea Barbara Rosina (Presidente del CROAS Piemonte) – frutto di un lavoro corale. La volontà concreta del Consiglio di aprirsi a tutta la comunità professionale ha fatto nascere gruppi territoriali di studio nei quali i saperi si sono mescolati, le esperienze condivise ed il processo di riflessività avviato. Occuparsi del servizio sociale di comunità è strategico per avviare percorsi di attivazione dei territori e noi abbiamo voluto recepire l’urgenza di chi sapientemente ha il desiderio di uscire dal lavoro sul caso per scommettere sulle società».

Rosina concorda con Elena Allegri quando afferma che i piani di zona rappresentano il livello più alto di azione partecipata: «Vi è il rischio concreto che la delusione faccia fare un salto temporale nel passato. La collega ha esortato tutti i professionisti presenti a prestare la propria esperta consulenza agli amministratori locali. Il dialogo con la politica è essenziale per segnare insieme la direzione da seguire, con lo scopo di superare la logica riparativa, paternalistica e prettamente assistenzialista. Le testimonianze dei relatori, in particolare quelle attive sul territorio piemontese, ci hanno dimostrato quanto sia possibile allargare il proprio sguardo alle comunità o a pezzi di essa. Marina Fasciolo e Patrizia Giraudo, insieme alle colleghe dei rispettivi servizi sociali (CISSACA E CISA12), hanno saputo guardare fenomeni o accadimenti, come la dispersione scolastica e atti vandalici di gruppi di giovani, con un approccio non semplicistico. Così come le responsabilità sono spesso collettive, allo stesso modo è necessario che lo siano anche le risposte».

«Fare lavoro di comunità – conclude Rosina – è complesso, soprattutto in quei servizi sotto organico, nei quali gli assistenti sociali sono pressati dalle urgenze e appiattiti sulla dimensione del lavoro con le singole persone in difficoltà. In questi casi, si rischia di più la perdita di senso professionale. Il disagio del professionista può avere ripercussioni anche sulla qualità dell’offerta ai cittadini. Il rafforzamento del servizio sociale professionale è in questi giorni presente nell’agenda politica e la posizione deve essere sostenuta da tutte le forze politiche».

Carmela, Francesca Longobardi – Consigliere CROAS Piemonte / addetto stampa

DICONO DI NOI…(in aggiornamento)

VERCELLI, Convegno sul lavoro di comunità, promosso dall’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte – Piemonte Oggi