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Giornata mondiale dell’Alzheimer

L’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte aderisce alle iniziative di Verbania del 21 settembre: «La salute non è soltanto assenza di malattia»

Il 21 settembre, in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, presso il Centro Eventi Il Maggiore di Verbania, si terrà l’evento “La bellezza della cura. Insieme per accompagnare chi incontra l’Alzheimer”.

La giornata vedrà un momento aperto alla cittadinanza, con stand esperienziali, proiezione di cortometraggi, dibattiti sul tema con esperti e un evento accreditato per Assistenti sociali sul tema degli aspetti relazionali e dell’umanizzazione delle cure.

Nel corso della giornata – nell’ambito di eventi e tavole rotonde con esperti – si affronteranno diversi argomenti, tra cui la fragilità, la famiglia come risorsa e la stimolazione cognitiva, ma anche le attività riabilitative, le tecniche di rilassamento, l’utilizzo della musica e del gioco come strumenti terapeutici.

Il panel del pomeriggio vedrà anche la partecipazione come moderatore del presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte, Antonio Attinà: «L’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte aderisce con entusiasmo a questo evento che vede la partecipazione di un folto gruppo di organizzatori. Siamo convinti che la salute non sia soltanto assenza di malattia e che soltanto insieme, facendo rete, si possa rispondere al benessere delle persone. Poter lavorare con il Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, con l’Associazione ARS.UNI.VCO, con il Comune di Verbania, con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche e tutti gli altri portatori di interesse coinvolti ci permette di consolidare un’alleanza tra professionisti che ha come obiettivo quello di sostenere le persone affette dalla malattia di Alzheimer e le loro famiglie».

«Ci sentiamo di sottolineare – conclude Attinàl’importanza di un approccio multidisciplinare ai loro bisogni, perché questo approccio ci consente non solo di intervenire in maniera più completa ma anche di immaginare azioni innovative e di riforma, azioni capaci di coinvolgere non solo i singoli ma l’intera comunità di questo territorio. Come istituzione fatta di professionisti sentiamo la responsabilità di “fare rete” e “consolidare” il lavoro di rete, perché non dobbiamo smettere di immaginare e progettare nuovi scenari per aiutare ed affiancare i malati di Alzheimer e le loro famiglie».