Il MASSS e l’Ordine Assistenti Sociali Piemonte il 3 febbraio dalle 16.30 alle 18.30 organizzano il webinar “Ragionare sulla supervisione per affrontare la complessità”

Venerdì 3 febbraio dalle 16.30 alle 18.30 si svolgerà il webinar “Ragionare sulla supervisione per affrontare la complessità” organizzato da MASSS e Ordine Assisstenti Sociali Piemonte in occasione dell’avvio del Master Universitario di Primo Livello in Supervisione per i Servizi Sociali e Sociosanitari.

Per partecipare al webinar è necessario iscriversi al link:

https://attendee.gotowebinar.com/register/2022605942988760928

Saranno riconosciuti 1 credito formativi ed 1 credito deontologico per la formazione continua degli assistenti sociali.

Il caricamento dei CF in area riservata avverrà automaticamente nelle settimane successive all’evento, verificata la presenza minima all’80% del tempo dell’evento.

Introduce e coordina

Elena Allegri, Direttrice del Master MACOSS, DIGSPES Università degli Studi del Piemonte Orientale

Saluti iniziali

Serena Quattrocolo, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali, Università degli Studi del Piemonte Orientale

Antonio Attinà, Presidente del CROAS Piemonte

Silvia Fargion, Università degli Studi di Trento, Presidente, Società Italiana di Servizio sociale

Intervengono

Gianmario Gazzi, Presidente, Consiglio Nazionale dellOrdine degli assistenti sociali

Di LEPS in LEPS: strumenti per i diritti

Silvana Mordeglia Presidente, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali

Il processo di costruzione dell’assistenza tecnica

Valeria Fabbri Responsabile Unità Funzionale Servizio Sociale Az Usl Toscana Centro

Mara Comba, P.O. C.I.S.S. Consorzio Intercomunale per i Servizi Sociali, Pinerolo (TO)

La supervisione dal punto di vista di chi coordina i servizi

Vanessa Carolingi, assistente sociale, ASC Insieme, Emilia Romagna

Francesco Dimaggio, assistente sociale, Comunedi Gravina in Puglia

Stare in supervisione

Barbara Rosina, Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali

Conclusioni